San Pellegrino Terme – Catremerio – Sussia
Percorso
Ultima modifica 4 aprile 2024
Informazioni
- Luogo partenza: san pellegrino terme (bg)
- Luogo arrivo: san pellegrino terme (bg)
- Tempo di percorrenza: ore 3,05 effettive
- Lunghezza percorso: km. 25,6
- Dislivello: mt. 855
- Grado di difficolta’: medio impegnativo per la ripida salita e la discesa, in alcuni tratti dove è richiesta padronanza nella conduzione della mtb e capacità tecniche.
- Ciclabilita’: 99%
- Stagioni consigliate: tarda primavera, estate e autunno
- Rifugi d’appoggio: passaggio nei paesi
- Acqua lungo il percorso: san antonio abbandonato
- Mappe: kompass n° 105 – lecco / valle brembana
- Percorsi alternativi: nessuno
- Percorso effettuato il: 23.05.2021
- Note: consigliata una mtb full – nella discesa è utile traccia gps
Arrivando da Bergamo al primo semaforo giriamo a destra, attraversiamo il ponte e, dopo pochi metri, entriamo nel grande parcheggio in Via Piazzo (mt. 368). Per scaldare i muscoli, iniziamo a pedalare sulla pista ciclabile che costeggia il fiume Brembo, in direzione Ambria fino a Zogno mt. 334 dove, duecento metri prima del grande ponte, saliamo a destra per una breve stradina che passa a fianco di una chiesetta, portandoci sulla strada statale. Alla rotonda curviamo a destra verso il centro del paese, percorriamo il viale alberato con il fondo in pavè, fino a Piazza Italia (km. 6), da dove ha inizio la lunga ed impegnativa salita che ci condurrà a S. Antonio Abbandonato. Sfiorando la chiesa parrocchiale, continuiamo a pedalare, passando nella zona alta di Zogno lungo la tranquilla strada asfaltata che, con successione a tornanti, zizzaga fra prati ben curati e parecchie piccole frazioni, posizionate sul versante soleggiato. Seppure il fiato sia corto, la vista cattura immagini panoramiche: sul fondovalle, sui monti soprastanti e, sullo sfondo, verso la pianura, rendendo meno faticosa la scalata. Finalmente, dove la strada spiana, siamo a S. Antonio Abbandonato a mt. 987; (km. 13,8 – ore 1,20 – mt. 660 di dislivello) e, alla fontana vicino alla chiesa, approfittiamo per fare una sosta e per riempire le borracce. Continuiamo su asfalto in piano e poi in discesa, fino al bivio che, a sinistra, scende a Brembilla, mentre noi andiamo a destra fino a Catremerio a mt. 988, caratteristica frazione, rimasta pressoché intatta negli anni. Passiamo sopra la chiesa, proseguendo in piano fin dove ha termine l’asfalto; superata una sbarra in metallo, imbocchiamo uno sterrato che, con alcuni ripidi ed impegnativi tornanti, prima nel bosco e poi nel prato, porta alla Santella di Grosnello (km. 17,1 – ore 2,00 – mt. 825 di dislivello). Dopo un pausa, imbocchiamo il sentiero in discesa, alla destra della Santella, seguendo le indicazioni di alcune frecce metalliche per Sussia – San Pellegrino Terme e i frequenti bolli gialli. Pedaliamo nel bel bosco di faggi sul percorso che, se bagnato, è molto scivoloso e fangoso; con andamento saliscendi e con qualche sasso, usciamo in un prato punteggiato da alcune baite e lo attraversiamo completamente in piano. Al suo termine, curviamo in discesa a destra ritornando nel bosco; passiamo a fianco di una vecchia vasca per l’abbeveramento del bestiame e continuiamo fino al bivio che infiliamo, a destra, in leggera discesa. Un’acciotolata mulattiera, stretta fra due muri di sassi, conduce ad un’isolata casetta ristrutturata e, dal prato, scendiamo lungo un tratturo che arriva ad un bivio, a destra. Dopo pochi metri siamo a Sussia (mt. 1066) e, dalla terrazza antistante la casa con le bandiere disegnate sulle pareti, (km. 18,4 – ore 2,15 scendiamo lungo la tecnica mulattiera (oppure a ritroso per la strada sterrata) che sfiora una chiesetta e termina incrociando lo sterrato, fino alla Santella di Madrera. Abbandoniamo la strada e percorriamo, in piano, il sentiero che ha inizio a sinistra della cappelletta arrivando ad una specie di colletto, dove curviamo a destra e, cautamente, perdiamo quota (al bivio tenere a sinistra), fino a trovarci sopra ad alcune ville recintate da una rete metallica. Giriamo a sinistra procedendo per pochi metri oltre la recinzione e, immediatamente a destra, lungo un ripido tracciato che scende a tornantini fino ad incontrare un sentiero, curviamo a sinistra, pedalando su un fondo completamente piatto, senza ostacoli, che taglia il fianco del monte terminando in Valle Borlezza, vicino ad un antico mulino diroccato (km. 21,6 – ore 2,40). Percorrendo lo sterrato che segue parallelamente il torrente, con due corti strappi, si giunge alla parte finale, su una ripida discesa cementata, fino ad Aplecchio. Curviamo a sinistra per 200 metri, passando fra le case della frazione, fino al termine dell’asfalto dove troviamo un cartello “strada a fondo chiuso”. Pieghiamo a sinistra, affrontando in discesa nel prato la gradinata di recente costruzione che metterà alla prova i nostri ammortizzatori, in direzione della sottostante frazione Paradiso; a destra passiamo davanti alle case e proseguiamo diritto fino ad una mulattiera nel bosco che porta al ponticello della vecchia funicolare. Pedaliamo per una decina di metri a sinistra, verso l’acquedotto, infilando poi a destra in discesa la mulattiera che porta a San Pellegrino Terme, terminando con una serie di gradini alti che sfiorano le mura del Casinò. Ora, su asfalto a sinistra, e poi subito a destra superiamo il semaforo ed attraversiamo il ponte. Passando dietro al Grand Hotel, ci apprestiamo a chiudere il bellissimo e divertente itinerario ad anello che si concluderà al vicino parcheggio.
Buona pedalata e buon divertimento.