San Pellegrino Terme – Sussia Alta
Percorso
Ultima modifica 4 aprile 2024
Informazioni
Bellezza *****
Stile itinerario All Mountain
Periodo tutto l’anno
Punto di partenza San Pellegrino Terme (353 m)
Coordinate N45 50.048 E9 40.027
Quota massima raggiunta 1044 m. Sussia Alta
Dislivello 900 m.
Tempo di percorrenza 3,00 – 4,00 ore
Lunghezza totale 15,0 km
Difficoltà tecnica *****
Difficoltà fisica *****
Ciclabilità salita 100%
Ciclabilità discesa 100%
e-bike sì
Rifugi, B&B e/o punti d’appoggio No
Fonti d’acqua Fontana a Vettarola e Cà Boffelli
Località attraversate San Pellegrino Terme (m. 353) – Frasnito (m. 515) – Vetta (m. 653) – Sussia Alta (m. 1044) – Ca Nova – Vettarola (m. 979) – Ca Boffelli (m. 971) – Alino (m. 687) – Val Borlezza – Aplecchio (m. 580) – 1 San Pellegrino Terme (m. 353)
A casa di Antonio Baroni
Salita su asfalto sino poco oltre la Vetta da dove inizia lo sterrato pedalabile con alcune rampe brevi ma molto ripide. La discesa su mulattiera è abbastanza impegnativa per i sassi smossi, il single track da Alino verso la Val Boione presenta alcuni passaggi da affrontare con attenzione visto il terreno ripido su cui si svolgono. Giunti quasi al termine della salita una graziosa chiesetta annuncia il prossimo arrivo a Sussia Alta dove un paio di lapidi individuano la casa natale di Antonio Baroni (1833-1912) nota guida alpina del Club Alpino Italiano a cui è dedicato dal 1968 il Rif. Antonio Baroni al Brunone. Il rifugio è situato in una zona strategica per le salita al Pizzo Redorta e Scais in Alta Valle Seriana. Itinerario molto divertente da percorrere anche con le prime nevicate basta che la quantità di neve non impedisca il procedere con la bike.
Descrizione itinerario
Dal piazzale del mercato di San Pellegrino Terme attraversare il ponte sul Brembo e al semaforo attraversare la ex statale e salire seguendo le indicazioni Vetta. Da qui su strada asfaltata si prende a salire in modo abbastanza deciso, la vista si apre su San Pellegrino concedendo nuove prospettive e in breve si giunge al nucleo di Frasnito . Oltrepassato Frasnito continuare sempre su asfalto sino a transitare sotto il tracciato della funicolare, ora (ottobre 2018) in fase di ristrutturazione e con prospettive di riapertura in tempi non lunghissimi, dopo un breve tratto si giunge in località Vetta nei pressi della stazione di monte della funicolare. Procediamo ancora su asfalto, da notare al di sopra della strada una bella chiesetta, nei pressi di un tornante destro parte la sterrata chiusa da una sbarra che dovremo intraprendere. La strada ora sterrata continua a salire e presenta pendenze sino al 30 % che terminano nei pressi della cappella della Madrera. Da qui le cose migliorano un poco e la salita pur rimanendo impegnativa diventa più abbordabile sino a giungere in vista della chiesetta di Sussia Alta, la strada sterrata compie un ampio giro sino a giungere nella frazione di Sussia Alta dove su una casa si trovano un paio di lapidi ricordo e commemorative della famosa Guida Alpina Antonio Baroni. Lasciare Sussia per la stessa via da cui siete arrivati, facendo attenzione però che alla prima curva dx scendendo nei pressi di una stalla il sentiero da seguire entra in un prato lasciandosi la stalla a dx e in discesa punta nel bosco. Nel bosco poi il tracciato è sempre evidente e con qualche passaggio tecnico si riporta sopra sopra a Ca Noa . A questo punto teniamo il sentiero che in diagonale nei pascoli giunge a Vettarola . Da Vettarola la via di discesa avviene lungo la vecchia mulattiera. Giunti nei pressi di Ca Boffelli sulla sinistra parte una strada agrosilvopastorale direzione Molinasco che percorriamo per pochi metri, appena la strada inizia a salire nei pressi di unna fontana sulla destra parte la nostra mulattiera. Mulattiera abbastanza impegnativa, che presenta una serie di ostacoli più o meno naturali (gradini,rocce, pietre smosse) di tutto rispetto. Il tracciato risulta comunque sempre abbastanza divertente per bikers enduro muniti, rintracciare i tratti di mulattiera che attraversano la strada asfaltata in un paio di punti sino a giungere sopra l’abitato di Alino dove sulla nostra destra parte il sentiero da seguire, con segnavia Boione/Vetta/Aplecchio. Il single-track che scende sulla Val Borlezza
è tecnicamente divertente per gli appassionati di discesa, richiede un po’ di attenzione essendo tracciato su pendii ripidi con gradini anche alti e tornanti stretti. E’ necessaria un po’ di attenzione da parte dei biker meno esperti, è un tracciato che deve essere parecchio lavorato con la bike e richiede una buona conduzione del mezzo ma di grandissima soddisfazione. In breve si giunge sino ad un bel ponte in pietra sul torrente Boione. Scendere lungo la Val Boione su sterrata, si percorre un paio di strappi in salita prima di una ripida discesa su Aplecchio . Da Aplecchio salire su asfalto per un breve tratto sino a giungere in piano in località Botta proseguire verso sinistra e passare sotto il tracciato della ex-funicolare dopo pochi metri a sinistra parte la mulattiera che scende a San Pellegrino. Fate in modo che tutte le componenti ammortizzanti dell’accoppiata bike-biker siano in perfette condizioni quando affrontate questa scalinata , il perché lo capirete dopo averla percorsa. Quasi al termine la discesa è interrotta da strada asfaltata ma riprende subito sull’altro lato, da li scendere sino a giungere all’asfalto, allo stop a destra per duecento metri e poi prendere il ponte pedonale sulla sinistra. Attraversate il Brembo sul ponte pedonale e poi giunti a uno stop prendere a destra e in breve al piazzale di partenza.